Come affermato in letteratura, il maggior impatto positivo sull’innovazione deriva dalle reti collaborative che comprendono diversi tipi di partner. Si parla di “Innovation Network” che per essere efficaci nello sviluppo della capacità di innovazione necessitano sia di diverse risorse sia di una capacità di stabilire relazioni diverse. Per questo motivo negli Innovation Network, si applica sempre con maggiore attenzione un “open innovation model” che comprende un numero maggiore di attori e attività rispetto a quelli coinvolti nei modelli di innovazione tradizionali. Numerosi sono i benefici di questo modello tra cui un essenziale valore assegnato all’utente e una migliore performance innovativa. Sulla base di questi risultati nascono i Living Labs (LL), Innovation Network che applicano le linee guida dell’open innovation model.
I processi di Open Innovation 2.0 sono processi caratterizzati dalla collaborazione di differenti tipologie di soggetti nell’ambito di uno stesso progetto e da un maggior coinvolgimento degli utenti finali nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi. I processi di Open Innovation 2.0 si basano su principi di organizzazione collaborativa per la gestione della ricerca e dell’innovazione. Il Living Lab (LL) risulta essere un modo per porre in essere l’approccio di Open Innovation.
Nei Living Labs, gli utenti generano innovazione nei loro ambienti quotidiani di vita reale. Essi non fungono solo da fonti di informazioni, ma sono anche tester, sviluppatori e progettisti di innovazione allo stesso livello degli altri partner del Living Lab. Di conseguenza all’interno del ciclo di vita del prodotto/servizio non esiste più la distinzione tradizionale di incarichi tra il produttore (o fornitore) e l’utente (o cliente) ma si attiva un meccanismo di cocreazione (di un prodotto o servizio).
Il LL è basato su approccio all’innovazione user-centric per la rilevazione, la prototipazione, la convalida e l’individuazione di soluzioni complesse in molteplici contesti della vita reale in continua evoluzione. Pertanto, il LL è una tipica modalità di innovazione 2.0 che coinvolge l’utente finale. Tale approccio è in netto contrasto con quello tradizionale, dove i prodotti ed i servizi sono sviluppati dai produttori in maniera chiusa. Al contrario, i LL sono laboratori per lo sviluppo e l’innovazione di prodotti e servizi, si basano sulla sperimentazione e co-creazione con gli utenti finali, dove gli utenti insieme a ricercatori, imprese e istituzioni pubbliche guardano insieme nuove soluzioni, nuovi prodotti, nuovi servizi. Gli interessi degli utenti, delle pubbliche amministrazioni e delle imprese devono convergere verso un’unica direzione.
In conclusione, il Living Lab contribuisce ad un nuovo sistema di innovazione in cui gli utenti o i cittadini sono attori attivi, piuttosto che ricevitori passivi.